La madre è perduta
Mi è impossibile
trasformare la visione del mondo inerente la specie di cui faccio parte.
Impossibile
relativizzare l’amore appassionato che mi lega in modo indissolubile alla
Natura, alle
sue figlie e figli, a
tutto tondo, senza limitazione, alberi, animali, crosta
terrestre, aria, acque,
stelle.
Mi compaiono schegge di
orrore, irrimediabile, consolidato, in continua
espansione, quotidianamente,
da anni, un mosaico
terrifico, un inferno bruciante, un enorme mostro divoratore cui
viene
sacrificata l
innocenza, una voragine insaziabile custode di ogni memoria della storia
della specie
crudele, delle sue
azioni, delle vittime ingoiate triturate contenute in una agonia senza fine, in
una
replicazione tormentosa
il cui dolore è vivo, lacerante, inestinguibile.
In ogni angolo della
Terra popolato dalla specie bastarda vengono commessi misfatti, tra i più
atroci, vanno oltre la
mia più perversa fantasia.
Nessun popolo si salva.
Nessun pensiero roseo e
positivo può nascere dalla mente né dal cuore.
Nessuna
compassione, né empatia, né speranza suscitate o suggerite o
manifeste.
Neppure preda di una
ubriachezza insana potrei distoglierne lo sguardo, voltarmi,
…e non vedere… il
risveglio in agguato, l’insonnia pronta a ghermire, i sogni ncubi.
L’alba della civiltà è
stata il punto d’origine di una specie destruente.
La fine della civiltà…il
principio di una nuova vita per la Madre e quello che del suo grembo ha la possibilità di
permanere.
La Madre è perduta diTiziana Antico è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Parole dure e vere che danno voce e concretizzano pensieri dolorosi di molti, ma ancora troppo pochi....mentre aspetto la rivincita della natura.
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