Il tempo

C' è qualcosa di inaspettatamente pietoso nella carezza del tempo che scorre, non sapete scorgere questa offerta, attribuendo un valore enorme a qualità,  per loro natura, effimere, pur desiderando l'immutabilita' di una persistenza sempiterna, dimentichi che anche il granito muta forma, sia pure con straordinaria lentezza, nel corso dei millenni.
Siete simili alle foglie, caduchi, protesi verso un declino che non conosce sosta e che porta con sé,  con abile destrezza, la vita, mutevole come lo sono i giorni chiari e le notti, oscurate dal buio, deliziate con scansione perfetta e ineludibile, dall'apparire casto della luna.
Si perdono i suoi raggi in una danza aggraziata, nella bellezza delle forme, qualora presente, nell'impareggiabile follia, in tratti leggiadri, in sagome delicatamente configurate e nelle non qualificabili ombre proiettate, temibili perché non soggette ai canoni consueti del vostro tiepido cuore.
Anche la bruttezza porta via il tempo, rimpianto sembiante, guaina protettiva dalla brama del mondo e dalla sua dissoluzione, o compianta perché crudelmente denigrata nella gelosa oscurità dei sensi.
La memoria porta via il tempo, celandola, compassionevole,  in labirinti irraggiungibili, creando un prezioso muro di fragile ovatta a velarne i contorni, attenuando l'intensità del dolore, nell'ipnosi di prigioni da cui è impossibile fuggire.
Solo la luce, a suo piacimento, ne evoca il confine, entrando e uscendo, e il silenzio si espande, irrimediabile sovrana.
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Dilaga il tempo, sopraffacendo gli aneliti tortuosi dell'angoscia di cui avete sentore, sgusciante entità tra i tentacoli del controllo, irridendovi, soave, tra macchinazioni complicate e astruse congetture.
Sidereo si ammanta dei sogni della
specie 
L'immagine appartiene all 'amico, poeta, pittore, scrittore Angelo Perfetto 

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