Compassione
Si nasce e si muore soli, anche quando qualcuno ci accarezza, accompagnandoci.
Gli alberi muoiono in silenzio.
Il tintinnio del profitto ne scandisce la fine, indifferente.
Utopia può emergere dal suo regno invisibile, arcano e materializzare sé stessa? Non una Utopia postulata da mente umana, riduttiva per l' angusto limite che essa impone per sua natura limitata e limitante.
Per contro, una Utopia, l'Utopia. Creata dagli Universi mentre il loro canto, transeunte, echeggia lungo vie inesplorate, vapori silenziosi, proiezione di policromie inimitabili.
Abbiamo inventato la parola. Ci descrisse il Verbo, celebrando goffamente ciò che non era. Né è.
Ma le attribuimmo un potere sopraffino per la sua mendacia. Così avvenne che non credemmo, ne disfacemmo il senso, dopo che era stato tessuto con arte amorosa, lungamente, dipingendo miniature e cesellando sogni.
Per assenza di afflato non si realizzò la "nostra Utopia" , non strumentale la sua manifestazione ad alcuna finalità.
L'Utopia degli Universi si rese inaccessibile, fondendosi con la materia oscura.
Riconoscere alla vita il non senso mi dà quiete. Non sono, almeno, dilaniata da una angosciante vanità, da un effimero, titanico, inutile sforzo per svelare un enigmatico nulla.
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