Il sonno
Inseguii un sogno alla deriva,
circuiti deprivati di memoria
lo carpirono alla notte, trafisse
il suo tempo d'ombra un miagolio
acuto, assillante, ripetuta all'infinito
l' eco, marea insonora, illune.
Una siringe opalina lo espulse
ignota fonte canora, rapace,
entità riottosa, urgente
l'impenetrabile impulso al suono
primevo d'essere.
Coscienza prenatale, inconsolabile
il distacco, sgomento l'ineludibile, dopo la nascita, lo strappo alla
Matrice, univoca, intatta al divenire.
È il sonno culla del pensiero,
trasforma il tormento in crisalidi di sogni, vele ondulate e salmodie di nubi che lieve sospinge al declino, serico
il vento, mistica la sua traccia immaginaria.
Fiumi di lava, liquefatti sentieri del
colore del piombo e del rame, eterico
lucore, coincidenza di sfere e geometrie avvolte in un aura di
compassione e amore.
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