Teofania : alberi
Custodi dell'anima
in fuga, sosta,
carroponte, tra me
e quell'errare,
peregrina caverna,
premurosa spoliazione.
Alberi sospesi.
Già avverto la primavera
in bocciolini piumosi
di magnolie nane,
nel canto,
non ancora spiegato,
di volatili
la cui policromia canora
trova volubile responso
in codici
di antica memoria.
In quell'eternita',
placidamente
si assopisce la morte,
indolente la ragione,
solenne la sua logica.
È così sottile
il corpo sottile
quel che rimane
nostalgia di un pensiero,
la sua permanenza
in un mondo vuoto
di concetti,
non ancora concepito.
È così sottile
quel corpo,
apparentemente
inanimato,
dentro contiene
il tempo, il non vissuto,
la sua illusione,
teofania
immemore.
Immagine, proiezione,
erratiche lenti
nel Cosmo.
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