Archivio

Ti fu affidata una funzione.
Consegnato un ruolo. La sua importanza è subordinata
ad una strana fusione di ordini
contrastanti, in apparenza, 
ma coesi da un ordine
supremo, che li collega, 
egemone.
Fin dai tempi in cui nulla
sembrava esistere, non ci sono
state lasciate testimonianze, tu eri 
stata dipinta, antefatto 
dissacrante, antifona insonora,
aura del vuoto.
Una mente primitiva, primorde,
preumano fieri di rivelazioni,
non accolte quindi non rivelate,
può comprendere.
Compatisci.
Non solo te stessa. A te, 
memoria  mundi, ogni singolo 
o moltitudine, di qualsiasi era,
o epoca, sono coevi.
Sei l'Archivista.
Anacoreta informe e solenne,
imperturbata sintesi del nulla
cui solo l'imbelle, con i suoi
convenuti, può dare ridondanza,
depositaria di eventi, di pensieri 
formulati, degli innumeri tentativi compiuti per ovviare ai regolarmente avvenuti fallimenti conseguiti.
Sei tempio del dolore, custode
della violenza perpetrata, scansione 
dell'inutilita' di moniti, punizioni, 
promesse, richieste di perdono, 
condanna.
Ti fu assegnata una funzione che
espleti con encomiabile senso
del dovere.
 All'infinito?
Memoria Mundi.
Tua consolazione "ogni cosa che ha un inizio ha anche una fine ".
Anche le stelle muoiono. 
Sei l'Archivista e nessun censore
ti può cancellare.
Fotografia di Pamela Bertasio


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