Deposizione
Figlia di un dio minore
attendi la schiusa
del guscio
nel cui tepore
fosti deposta.
Morì quel dio
millenni orsono.
"Immemore, tu, oltre palpebre
screziate di azzurro, dipinte
con sapienza, severamente,
osservi il mondo,
galleggiando, sospesa nell'eternità
immaginaria, protettiva, che
pare trascrivere la vita, o
sovrascrivere, trascendendo
l'immanenza del pensiero."
Da liquidità insonore,
da profondità insondabili,
insondabile, ti poni sull'orlo
dell'abisso.
Al suo fondo, splendente, una
quieta laguna, specchio della volta,
danza dei mondi, ti riflette,
noncurante.
Commenti
Posta un commento