Vetro soffiato

Soffiavi, infaticabile,  nel vetro,
mondi, nascenti,  avvolti nell'ombra di un ricordo confuso, tenace, acuto, temprato e vuoto. L'inflessibilita' del riflesso, sua prospettiva insindacabile. 
Madrepore a forma di becco, aguzze e taglienti si sgretolarono per Inedia,
accorate, senza lasciare traccia. 
L'afasia delle nuvole accompagna
benevola il transitorio essere organismo e sogno, coincidenti, perdutamente attratti e poi respinti per  afflato non reciprocamente compatibile.
Sono della stessa sostanza anima e corpo? Per le stelle raminghe
non esiste dimora. 

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