Memoria

Quando ti chiudesti, all'ombra, 
ombra, nell'imbrunire, potei 
comprendere infine, con difficoltà e pena, la tua richiesta,
la tua implorazione e un fiume di
lacrime inondo' il nucleo incandescente del corpo della Madre,
segretamente avvolto in spire
odorose, spegnendo l'arsura, 
il suo dolore, quel corpo, bozzolo,
intransigenza di vita.
Sodale, compresi. 
Avrei dovuto dimenticare. Perdere
la memoria del tuo essere stata
umbratile forma, contenitrice 
di vuoto. Pneumatica aspirazione.
Labirinto dal quale evadere,
 avendo eluso quell'attimo,
chi lo decise? Quel disegno 
impropriamente configurato. 
Cancellato.  Mai, in realtà, 
se non illusoriamente, portato
alla luce.
Quando compresi, dimenticai e
lasciai. 

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