Commiato
Avevi già sperimentato quella condizione il cui cuore, dissolvendosi in particole invisibili ad occhio nudo, atomi quieti, sospesi,
una trama di luce e ombra e tenebra li sostiene a fior d'acqua, radenti un canto, una canzone, un peana
colmo di malinconia, affilato, dissolve l'intera vita,
in un soffio riverberante di echi fuggevoli, cerchi nello
spazio, attratti da un centro
che si rivela essere punto di fuga. Irreperibile.
La morte attende la singolarità della tua epitome scritta all'alba del tempo, ma subitaneamente dimenticata,
archiviata su pagine di pergamena ingiallite.
Accompagni la morte.
Una dimensione arcana
privatissima. Una sfera
suadente, culla, il cui tepore affievolisce paura
e dolore.
La accogli in silenzio.
La tua transizione è
soffice. Una preghiera supplice e grata.
Scabra, l'accompagnatrice
si fa da parte.
Non appartieni più a nessuno. L'anima, transfuga,
trasalendo appena nel distacco, transluce.
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