Allegoria
Da tempo lo chiedevi. A chi pensavi potesse darti una risposta. Presso un'edicola,
collocata ad un bivio, visibile a tratti, incidentale la sua visione perché il tempo la avvolgeva con frangibili nebbie, umide nebbie tiepidamente affioranti da un ventre terrigeno. Muto.
Vellutato spazio ipogeo.
A quell'edicola sostano
forme enigmatiche,
rappresentazioni allegoriche
di concetti primitivi,
balbettii, vagiti non
riconducibili a fonti ben
definite, formulati, quei
concetti e sapienti, da
intelletti strutturati con
delicatezza, con eleganza,
sintesi coincidente di
opposti, liquida armonia.
Da tempo immemorabile
incessante la tua richiesta,
vaticinio oscuro, affonda
nel silenzio solitario di un
abisso incustodito, immerso
in sé, inguainato
nell'infinito.
Si dissolse, infine, la questione.
E tu non ne ponesti
ulteriori.
Un collegio di stelle ti trasse,
amorevole.
Immagine fotografica di Vanessa Bugatti.
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