Punto di origine

Ti ponesti 
in diagonale
rispetto alla mia posizione,
obliquamente,
 componendo
e scomponendo 
dettagli
che davano forma
 all'informe,
smagliati i contorni
del pensiero, 
ti stagliavi,
incupita,
enumerando
spere di luce,
inascoltata
cantavi melodie 
preumane,
si tacque il cantico
per il troppo amore,
esausto.
Fu allora che ti sottrassi
alla cupidigia
del mondo.
Ci incarnammo
indissolubilmente,
tu mia ombra, 
sorella di una vita,
plenilunio
 interminabile.
Mi chiedesti,
studiando 
con meticolosa
 attenzione 
un punto segreto,
quel punto di incontro
che si rivelò,
col tempo, un punto
di fuga perfetto,
perché deve essere
lunga la vita?
Mi chiedesti,
non ti detti risposta.
Il silenzio ci accolse,
cullando l'ultimo sogno
incessantemente
sognato.








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