Corpo sottile
Profetico ectoplasma
errabondo pellegrino,
forma primeva di pensiero.
La più antica forma,
scudo tra me e il mondo.
Disadorna mi consoli
con parsimonia giudiziosa.
L'equilibrio è qualità primaria,
se non primordiale,
mantenuto con fatica
e costante attenzione.
Vacillante esplori, naufrago
l'abbandono ad una deriva
trasognata.
Non avresti voluto osservare
vegliando , ma affiorare da
ere immemori, sonnolente
e pacifiche.
Più solitaria dell'infinito in
cui ogni solitudine decanta
la sua virtù, essenza, materia
oscura, nel fluire.
Finissimo preludio al
compendio.
Conciliare il dolore con la vita.
Cosi mi dicesti.
Interlocutrice.
Antagonista senza ira
dagli antipodi del mondo.
Ci avvolgesti, lentamente,
Ombra, noi contemplandoti.
In tralice.
Fingendo timore, ti lasciammo
agire.
Inadeguato, consumammo,
scarne, il pasto.
La Nutrice si era addormentata.
Immagine fotografica di Arianna.
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