"Se", Dio è morto.
Dio è morto. Lo pianse, disperando, Zarathustra e Nietzsche pianse con lui,
mistico visionario, pianse
per lui, compiangendo
una perdita irreparabile.
"Se" Dio è morto noi lo
abbiamo ucciso. Dopo
averne meditato la morte
e premeditato l'uccisione.
L'abbiamo ucciso. Per viltà,
per insipienza, perché non
abbiamo sostenuto
l'ineffabile magnificenza
del suo essere Dio.
Inventato, creato, Creatrice,
Creatore, Dio tradito,
nel cui nome furono e sono
perpetrate nefandezze tra
le peggiori e tradimento
e blasfemia.
La sua morte ha lasciato
vuoto. Un vuoto incolmato.
Nessuno, niente lo surroga.
Noi, deicidi, profanatori
inestimabili di ogni bellezza
e virtù, destrutturatori di
ordine e armonia,
sempre più inetti, crudeli
e disperati per l'immensità
del vuoto pur miserevole,
date le fondamenta, vaghiamo,
esiziali, alla deriva.
Commenti
Posta un commento