Culla

Ti fu nido un riflesso,
pallido algore,
ti accolse,
cullando l'ombra
incantatrice
flebili tracce,
rifugio del tempo
nel fluire,
nel suo morire
languido
differendo
la preveggenza
dall'espiazione.
La pena fu cancellata
non pena d'amore
ma pena glabra 
cui fu negata udienza.
Sciami disadorni
di anime disdissero
il convivio,
per fuochi perduti
esultano stirpi,
uniforme il dire,
colmo di malinconia
inesausto,
illeggibile 
materia.








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