Si vuoto' il mondo

Si vuoto' il mondo della tua
presenza.
Ne cancello' l'immagine
Mnemosine.
Ogni rilievo svanì. 
Ogni forma, deformando
i suoi margini smagliati,
evaporo'.
Non nuoceranno parole
nell'assenza della formula
che le aveva concepite.
Senza il verbo,
pietoso il vuoto soffice
ti avvolge.
Essere disabitata, 
la meta.
Disadorna l'aura fluidamente  dipingono saggi.
I saggi non si nutrono
di "credo".
Per i saggi la parola non è 
inganno, persuasione.
I saggi non servono
a niente.
Ma li amo e sono loro
grata per "essere stati."
Non si può domare la
tempesta, la si può navigare,
attraversare, confidando
nella propria forza, in una
perizia incline all'umilta',
nell'attesa che il suo 
potenziale si trasmuti 
in calma solenne.
La transitorieta' di ogni
evento è legge.
Anche la tua vita, sorella?
Dopo la tempesta cosa
accadrà? 
Pur che tu sia stata virtuosa,
un disordine profondo ti
ha plasmata.
Seguirà l'ordine?
O esso è implicito nel
disordine stesso, sua
intima natura e sostanza?
L'uno mutuale all'altro,
coincidenti. Alterni.
Indissolubili. 
Ordine e disordine 
embricati.
Ai margini delle cose e
dei mondi le stelle sono
guida.
Torneranno quel tempo,
quella innocenza tradita.
Forse ci sfiorera' appena
l'eco, senza rimpianto,
senza nostalgia, 
riconoscendo il male, la sua
finitezza risoluta, ma non
assolta.
Immagine fotografica di 
Pamela Bertasio.


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