Anima incustodita

Il muro, refrattario,
insonorizzato,
impermeabile.
Impermeato.
Non esiste. Non perché 
non edificato, anche se,
 in tempi così remoti 
da essere stati dimenticati, o meglio, non essendo 
stati vissuti 
da alcuno, immanifesti,  
avrebbe potuto essere
 ipotizzabile.
Non esiste per una ragione
percepita da pochissimi 
e dai più traviata, trafugata 
da un centro cupo e poi lasciata,
reliquiario monocorde.
Il muro non esiste, non
per l'assenza di una logica 
trascendente ogni comprensione o perché delimiti il perimetro
di un continente arcano
non segnato sulle mappe,
disegnate, con puntualità e accuratezza, 
a misura d'uomo.
Il muro non esiste perché 
è un trompe l'oeil. 
Inganno, materia 
trasparente che solo occhi
composti o stelle erratiche, 
sul finire della vita, scorgono,
deliziato oltremondo, 
oltremare.
La sua solennità glaciale.
"Il sogno scivolò 
da un guscio di calce,
madre perla e 
vetro soffiato lo avevano
contenuto per eoni, 
lungo i quali si erano
depositate tracce, 
non identificabili immoti
graffiti, densamente 
persuasivi,
degni di memoria,
ma per natura volatili,
leggeri, quindi destinati
ad essere dimenticati.
Esaustivi nell'essenza 
effimera, impalpabile
la sostanza. 
Sarai polvere, ti disse, non
 sai chi, confidandoti
questa verità, in realtà fosse.
Chimera, suono, nulla. 
Sono polvere, 
fu il tuo responso."
Immagine fotografica di 
Giulia Gori. "Tramonto a
Pienza"



Commenti

Post più popolari