Angle mort (parte seconda)
L'angolo morto
ti nasconde.
Non scorta, annidata,
anche a te è preclusa
la visione.
Cieca la vista del vate,
frainteso, persegue l'eco,
nella certezza dell'insensato
agire, solitaria monade,
riverbero nel vuoto.
Angle mort, refuge pour
l'ame, mistique d'un regard,
jeu des anges.
Emerge dal buio dell'anima
l'oscurità, ne affiora,
derisa, vischiosa si estende,
toglie il fiato, finzione
estrema, ignorata.
Da anni questa percezione
ti sfinisce.
Il Respiro della Madre Terra
è soffocato. È stato
compreso l'arcano.
La macchia, indelebile,
copre la superficie
del suo corpo, pervasiva,
cercando di intaccarne,
corrodendo, l'integrità.
Umano, nemico della
vita.
"Sono così triste,
ti confidò, evocando
il momento del distacco,
l'espulsione dalla Gnosi
primeva, quando il
cordone ombelicale
fu reciso ed Ella andò
vagando, erratica,
nel Cosmo, sospesa,
galleggiando.
Non per l'eternità. "
Instabilità consacrata,
immobilità soggetta a
variazioni.
Nulla è certo quanto
corruttibilita', stolidita ',
insensatezza di cui,
umanamente, siamo
esemplari.
La lotta per una
qualsiasi giusta causa
è utile, anche se
velleitaria, solo a colui
che sventola il vessillo
congeniale alla causa
in questione.
Se questa lotta fosse
efficace, non si
replicherebbe fino all
intollerabile, in una
sconfitta perpetua.
Ti nasconde
l'angolo morto con
cieca, fredda
passione.
Quadro di Maurizio More'
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