Cenacolo
Al Cenacolo
venni invitata,
priva di vesti adeguate
mi nascosi
dietro mentite spoglie,
in silenzio.
Un silenzio roco
mimesi di un suono
perfuso di dolore.
Lo cancellai,
indolente.
In un reliquiario
lo deposi
affinché ogni accesso
venisse negato.
Presi congedo,
non vista,
commensale
lotofaga,
dal mondo esplorato,
per poter sognare.
Cosmogonia, leggenda,
mito elessero
la Morte
regina, senza timore.
Era l'ultimo Cenacolo
delle stelle.
Di quel lignaggio nulla
rimarrà se non pacificazione
e plauso, repliche inedite
al teatro delle ombre.
Permanente illusione
di eternità.
Fotografia di Barbara Odoni
Commenti
Posta un commento