Commiato
Prendesti congedo
sul nascere
all'alba di un giorno
il cui l'imbrunire
lateva da tempo.
Vivi in un mondo
privato,
la morte, il suo agire,
condizione ultima.
Solitaria cruna,
ventre integerrimo.
Solo l'ombra
per pochi istanti
ti circonda con amore.
La perdita, anulare,
raccorda suoni,
poi tacitamente
ammutolisce.
" Sogno un Mondo disabitato
se non da Creature,
policroma la forma dell'
innocenza, innumeri per
sagoma e disegno, permeate
dalla vita nel fragile,
mutante divenire e intento.
Sogno un Mondo perfetto,
intoccato e intangibile.
Che la mia presenza si
assolva nell'assenza,
senza lasciare traccia,
senza proiettare ombra,
che alcun pensiero
trasalga a quel sogno
infrangibile,
vuoto l'assoluto
che nulla colma."
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