Nubi

Dalle nubi traevi 
sostentamento,
 nutrici di un sussurro
che avresti potuto
tramandare 
a generazioni
non concepite, 
lasciate come cose
preziose
in balia della memoria,
cadute in prescrizione,
mai avvenute,
sommerse forme
 marine,
primitive,
antecedenti
quel soffio vitale,
curioso, indagatore,
premonitore.
Se lasci andare
 le cose,
le cose ti lasciano
andare,
con abbandono
cade muto 
l'involucro,
ammutolito
per essere stato stupito
dall' incedere del Mistero
che tutto avvolge, 
comprime, 
embricato 
poi rilascia,
estensione,
espansa dell'infinito,
sconfinata.
Il riflesso riverbera
il nulla,  colmo
della contemplazione,
immagine
 immaginaria.
Assoluta perfezione
non comunicabile
a discepoli beati
per suggere sapienza,
apostoli 
senza mandato.
La solitudine
è un impero
saggio,
requie all'angoscia,
insostenibile
abisso
le cui tracce
sono fondamenta
della Terra.



 

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