Il male (capitolo secondo)
Il mostro produce mostruosità
replicando sé stesso fino a
che l infinito non avrà avuto
fine.
La risonanza del male ha
oltrepassato il suo stesso
muro.
Il muro del suono.
Sconfina da un punto " dentro"
l'uomo,
nucleo al centro di
una struttura così ben
protetta che nessuno è
mai riuscito a scoprirne
la sede.
Da lì dirama senza farsi
scorgere, raggiunge obiettivi
precedentemente
individuati e studiati con
cura. In genere non commette
errori, perché il
materiale a disposizione
più che congeniale è
pienamente consenziente
e collaborativo.
Esercita un potere immenso.
Eternamente in sfida con
sé stesso nell'intento di
espandersi all'infinito.
Oltraggio alla vita e alla
sua innocente vulnerabilità,
profanando quanto ancora
resiste, intatto.
Causando dolore, creando
emuli. Senza ragione, né
logica.
L'uomo è sua dimora e da
quando rinunciò alla
compassione, decretò
la propria fine.
Parte seconda
Ammaliati. Da controllo.
Possesso. Dominio.
Abbiamo timore, tanto
timore di sparire,
di non essere, di perdere,
di perderci. Di essere
dimenticati. Della morte.
Di lasciare andare, con la
morte, quanto più ci trattiene.
Attaccamenti, cose, affetti.
Materialismo cui tributiamo
venerazione.
È una strada a senso unico.
Senza via di uscita.
Penso che oltre la soglia
troveremo pace.
Tutti.
Parte terza
Abbiamo tradito. Vessato.
Usato. Abusato. Consumato.
Fino alla consunzione.
Estrema.
Usurando fino a non
lasciare niente, neppure
le minime tracce di forme
viventi, compresi noi,
artefici del misfatto.
Il futuro sarà immemore.
Anche della sofferenza
con cui abbiamo afflitto
la vita non esisterà
memoria.
Finalmente avrà fine
l'inferno.
E per i peggiori tra noi
sarà pace.
Parte quarta
Abbiamo rinunciato alla
compassione senza averne
compreso la finalità profonda.
Avremmo potuto conseguirla
esercitando con devozione
questa facoltà preziosa.
Armonia, equilibrio, partecipazione avrebbero
prevalso su mutilazione,
sottomissione, reificazione,
consunzione.
La scelta della via del dolore
implica che la sofferenza
coinvolga non solo la
vittima ma anche il carnefice,
in una sorta di replicazione
di eventi infausti senza
via di uscita.
Che sia tardi per un
mutamento?
Parte quinta
Non sei affetta da credenze
in merito ad una vita
"ulteriore", pensi "un oltre
la soglia" simile ad una
esperienza di totale
dissolvimento nell'assoluto
inconoscibile.
Accoglie ogni forma vivente
e non vivente offrendo
pace, guarigione da dolore,
conflitto, dualità, pace
cui aneliamo ma che mai
abbiamo perseguito con
dedizione incondizionata.
Nella fonte primeva è
l'assoluto.
Grotta di Taquisara
(Sardegna) Immagine fotografica di Lucia Guerini
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