Il male
Il male attecchisce in un
organismo ricettivo.
Riconosciuto, accolto,
nutrito, cresce, si espande.
Non sconfitto.
Non se ne guarisce.
Utilizza ogni strumento
a disposizione, la cui
finalità supposta è
prevista, archiviata per essere
portata alla luce qualora
funzionale allo scopo,
di affermare sé
stesso. Sostenuto da
adoratori ossequienti,
compie il percorso che
lo condurrà,
immancabilmente,
al trionfo.
I pochi non affetti non
hanno potere per mutare
l'ordine delle cose tranne
il proprio mondo interiore.
Seconda parte
La Madre Terra è intrisa
di sangue.
Sangue versato nel corso
di millenni, ubiquitario,
perpetuo.
Rosso, sempre rosso.
Scarlatto. Vermiglio.
Porpora.
Il sangue è stato
versato ingiustamente,
con crudeltà somma,
deliberata,
qualsiasi sia stata, sia
o sarà la causa di questo
spargimento inarrestabile.
Lottare, soffrire, accusare
ritenendo taluni più
colpevoli di altri è
strumentale
all'ottenimento di una
finalità ben precisa.
Sentirsi "giusti".
Questo è un alibi per non
ammettere la verità.
L'intera specie umana
è un fallimento irreparabile.
Avrebbe potuto essere
diverso?
Ma abbiamo scelto questa
strada.
Terza parte
Per troppa innocenza
soccombe l'innocente.
Per troppa crudeltà
soccomberemo.
Ma il tesoro nascosto,
invisibile gemma della
Terra Madre svelerà
i suoi frutti, elargendoli,
non a noi fuggitivi, infine
in pace.
I segni della sofferenza
si attenuano ma non
svaniscono. Indelebili
permangono mutando
le ferite e i loro margini
in lieve, soffice respiro.
L'innocenza delle Creature
non si fa ragione del
dolore patito.
Per troppa innocenza.
Parte quarta
La compassione fu estratta
dai mondi per compensare
l'opera di destrutturazione
progettata dalla " natura
umana" nei confronti della
vita.
Avrebbe dovuto radicare,
essere nutrita, crescere,
diffondersi.
Avrebbe dovuto recare
equilibrio alla capacità
destruente dell'essere
umano, violenza gratuita
non funzionale ad alcuno
scopo, prenderne
conoscenza e di conseguenza
tenerle a freno.
Dare un senso alla
insensatezza intrinseca
della nostra specie è vano,
rovinosa, devastante a
tal punto che chiunque
l'abbia elaborata, evento
o altro, si sta flagellando
per avere compiuto
quest'opera scellerata.
Parte quinta
La guerra primaria è
condotta
contro la vita.
Conseguenti nel corso
di secoli e millenni, fino
ad oggi, innumerevoli
guerre insanguinano
la Madre Terra,
ripercorrendo molteplici
strade, trascorrendo
scritture gloriose, che
alla fine dirigono ad una
unica, identica meta.
Si susseguono, una dopo
l'altra inanellate, o parallelamente contigue,
agognando l'eradicazione
totale della vita.
Siamo custodi feroci
di un evento che abbiamo
in odio.
Ipocriti sanguinari
bevitori di sangue e dolore,
piccoli, avidi di
un piccolo frammento
di potere o deputati
di un grande insidioso
vorace potere, perpetuiamo
una guerra divoratrice
che avrà fine con gli
ultimi di noi.
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