Il tuo dolore
"Il tuo dolore
è il mio dolore.
Da quando aprimmo
gli occhi e vedemmo,
anche se nulla
era visibile.
Nulla appariva.
Il tuo silenzio era
solitudine."
Sogno un Mondo
disabitato, silenzioso,
avvolto nel segreto
suo essere tabernacolo,
che nessun custode
osserva, né ferisce
e neppure guarisce
da ferite oscure,
inconsolabili.
Né protegge da crudeltà
alcuna e profanazione.
Un mondo che animali,
alberi, zolle e acque
solenni percorrono,
naturalmente,
intoccati.
Disse, a che serve
smascherare il demone?
Indosserà un'altra maschera,
indisturbato, una ulteriore
è pronta e ancora
e ancora.
Siamo vettori consapevoli
di merce avariata.
Nessun monito è servito.
Nessuna sconfitta
né vittoria ci hanno
insegnato.
Noi refrattari ossequienti
visitatori paghi del dono
della cupidigia, visitatrici
bramose di dominio e
potere.
Al servizio
della conflittualità,
esasperata.
Letale.
La pienezza del vuoto
è incolmabile.
In un mondo vecchio,
portato alla deriva
dal proprio fato, del quale
il senso è rimedio
all'oltraggio, incompiuto,
sospeso non senso ,
quel senso, una goccia
cade.
L'uomo, antagonista
della vita, è nemico
di sé stesso. Il più
temibile. Il peggiore.
Immagine fotografica di
Africasafarinconservation
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