Non tu
Non tu scrivi, senti, dimentichi,
o perdi con affanno,
trepidando, la vita, ma
l'Ombra.
Essa attiene all'anima
alla casualità, al disegno
di cicli inalterabile,
al compiersi del ciclo
ultimo, in dissoluzione,
quell'Ombra, il cui ritorno
tarda, sacrilego, metaforma
assorta in liturgie eremite.
Consideri il travaglio
della vita enigma,
sciarada senza soluzione.
Che si tratti di uno snodo
cosmico colmo di energia
a tal punto da dover
espellere forma e identità
sciolti lampi di luce
nel silenzio.
Coincide agone con agonia?
Che la morte sia l'estrema
tappa di questa
trasformazione
itinerante?
La vita, affinità ideale,
dolente, ma senza rimpianto,
con l'Oltre, riflesso
vera essenza dell'ordine
naturale delle cose.
Immagine fotografica
di Enza.
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