La questione morale (vexata quaestio)

La questione morale ( vexata quaestio)

Fumetto emanato da una corte itinerante di burattini senza meta.

L’impatto individuale sul Pianeta è questione “risibile”? Può sostenere la Terra ancora

a lungo il peso di 7.000.000.000 di bipedi, orda incalzante, calcante, calpestante, scalza?

Ha senso riflettere, decidere, scegliere di agire in un certo modo, pur sentendomi un

pesce fuor d’acqua o un aliena, tra altri simili e similari che decidono di agire contro

corrente ?

Vorrei essere uno spettro, impatto zero, puf, svanita, con la questione morale che sconquassa

e sconvolge l’anima, deridente, irridente, indistinta, indefinita, fine a sé stessa, irrisolta,

con loro, gli Animali che ti guardano, anche se non li vedi, ti guardano da dimensioni segrete,

o secretate, con grandi occhi irradianti luce, infinitamente grandi, la Coscienza della Madre

in questi occhi, dal profondo degli Oceani all’alto dei cieli, nel cuore della Terra e nella

sua scorza violata.

Orbite immense.

Tiziana pippatela dove dico io la questione morale, il tuo desiderio feroce di svanire come

una freccia invisibile oltre la soglia del tempo.

La deriva, la sua ombra, il sogno, il suo divenire.

Ma se non frega che a pochi la Terra (devastata), gli Animali (cannibalizzati), mi chiedo,

da ignorante, non vi frega niente neppure di voi stessi, che perseguite ostinatamente questo

destino rovinoso? E lo cullate, lo nutrite, lo idolatrate, gli date la vostra carne e il vostro

sangue, vi procurate malattie, cancri, invecchiamenti cerebrali divorando veleno, dolore,

morte, il suo protrarsi infinito nel dolore e nella sua agonia.

Non è la morte che intendo quella…

La mia Signora, la Signora del mio sogno. Non è Lei quella mostruosità inflitta, infierita,

torturata e torturante. Anche la morte mutilata, mutata, deviata, infetta.

Non è Lei la Regina, non umano, il suo Regno.

Il respiro profondo del pianeta