Diario di viaggio

Nella trascrizione di lettere è implicito un viaggio già avvenuto la cui partenza, sempre differita,  è perduta nella notte dei tempi,  l'itinerario disegnato a carboncino su mappe segrete, non solo segrete, ma secretate tanto che la decrittazione impervia, inganna la pellegrina, sgomenta, a sua volta si smarrisce in un oblio ardentemente agognato, ma non rivelato. Lo custodisce con accurata, matematica precisione, non disgiunta da gelosia, forse riprovevole,  indecorosa per la sua ineluttabilita'. Il fascino arcano della verde anima del Pianeta è inaccessibile a qualsiasi tentativo di ravvedimento. L' ha resa prigioniera fedele, anacoreta  dell'infinito, demiurgo solenne, navigatrice esperta, pilota la cui guida sono gli astri più remoti. Invisibili forme la cui essenza, nell'errare, ricerca siti, postulati di idee senza che nessuno le abbia mai,  almeno finora, elaborate.

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