Visione del mondo

Incontrastati, il vento e il suo impeto, incessanti, rigoroso il canto di onde levate da enigmatica clausura, declina la marea, inapparente e mite, il lasciare e l'accostarsi, fluidi,  amorosi alla Madre,  lieve carezza al suo grembo intatto. Portatori di stagioni oscure planano stridendo inquieti i gabbiani,  indomite creature colte nell'atto di divorare peripli di una liquida vita.
Tiepida, suadente, lambisce la roccia la marea, circumnavigando mondi indifesi e minuscoli aggregati in trasparenza, vitree sembianze frangibili, cadenti.  Leviga il tempo la memoria della pietra, reliquia muta nel vuoto e nel suo pneumatico sogno.
(La fotografia è stata tratta dal libro "Bretagne" di Stephanie Vincent. Oessants Finisterre)

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