Mite

Quella mitezza, quella remissivita', elaborate nei millenni, in fondo trionfanti sulla doma crudele, su ogni oltraggio esasperato dal crescente potere e dall'indiscusso dominio.
 Grazia dei corpi, grazia vigorosa antecedente la mutazione subita, retaggio permanente, indistruttibili la loro grazia, l'arcano.
Non le Creature, non la Madre Terra soccomberanno. Non hanno bisogno di noi, loro, entità simbiotiche, del nostro squallido e inutile, a vedersi, "protezionismo" , anch'esso prossimo ad essere terminato, interferente, spoglio di saggio rispetto, lungimiranza.
Non parliamo di amore. 
Per loro, forma e anima, ombra e luce e buio, in attesa, l'infinito.

 Pascolo celeste Utopia
Sono pastura soffice
e ricca
per mammiferi neofiti
le chiome ramate
delle stelle,
protraendo
filamenti e tentacoli
pieni di grazia
la loro eco ritrosa
in gallerie senza età
a nutrire
 una fame misteriosa.
Gelida esorta 
la memoria 
all'oblio,
appagato lo specchio
rifrangente il nulla. 
Sensori, un tempo attenti
e captativi,
ora, assopite e divaganti
ombre.



 

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