Dialogo in solitaria
Con premurosa discrezione ti facesti avanti. La suggestione del silenzio operava una malia secreta da pupille ellittiche. A stento, senza convinzione alcuna, tessendo e disfacendo reti di qualità singolarmente fine, cadesti in un sonno profondo, esito di attese prolungate. Un orologio divino scandiva l'assenza del tempo.
Ti contemplai a lungo, nodo gordiano, ossimoro, monastica solitudine agli antipodi del mio taciturno esilio.
Sussurrammo parole d 'amore pur sapendo del suo immateriale
esistere.
Epigoni sciolsero cantici,
salmodiando una eccentrica
appartenenza.
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