Cinismo

Fu un luttuoso disincanto, colmo 
di devozione,  a plasmare il tuo
cinismo, fiore pallido che l'humus
di una mente plastica, attenta ai 
particolari, ma anche all'affresco
all'interno del quale erano stati dipinti con maestria, aveva favorito.
Un cinismo innocente, dedito alla purificazione da compromessi, pur nella comprensione che essi, equivocando e millantando, assolvendo ed espiando, sono colonna portante, tra altre, del tempio. Architrave della struttura criptica 
di un sistema molto vecchio, ancora 
potente, ma, in realtà, già collassato.
Solo l'illusione di credenze nel dogma che postula il nostro essere umani al centro dei mondi, al vertice di una 
opinabile gerarchia i cui valori sono 
misurati con astio e brama, lo tiene in vita. Ne detiene le spoglie.
" Fosti discepola
 del candore 
del suo assoluto.
Spezzò il cuore
 valicare il confine,
 linea impossibile,
e lo sparse, infinitamente,
nell'infinito,
nego' l'esilio, 
fondatezza
 di ogni ipotesi. 
Quando, colmo il calice 
ti fu offerto
di spegnere la sete
rinnegarla fu semplice,
ogni elemento 
prese la forma 
ideale del vuoto.
Cadde in deliquio.
Con gratitudine. 
Per compassione.
La tua ombra.
Liquida."




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