Tripudio
Il tripudio degli uccellini,
la canzone cantata,
il frullio delle ali,
la frenesia volta
ad accontentare
inappellabili appetiti
di una prole sognante
in gusci metafisici,
non ha raggiunto
il diapason.
Non tutti gli alberi
sono vestiti di foglie
multimorfe,
non tutte le sfumature
si dispiegano,
offrendo una ricercata
monocromatica
policromia.
La sinfonia delle stagioni
ricorre, variabile,
aderente, intima al divino
a tal punto
da esserne identica.
Portatrice di armonia,
quell'armonia perduta,
scioglie l'anima
dalla sua clausura.
Nell'abbigliarsi
di un saio illune,
velata traspare,
enigmatica,
l'ombra.
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