Eventi
Accadono eventi secondo
direttrici già definite.
Eventi e l'evocazione degli
eventi stessi.
Meridiane e paralleli ascritti
ad una linearità la cui unica
funzione è quella di permetterci
di orientarci, sono ideali.
Congeniali, in fondo, al distillato
del disordine cui abbiamo
dato corpo e conferito
una sostanza tenace
e vigorosa, con il
nostro avvento.
Evento ferale connaturato
ad una disfunzione, della
quale, peraltro è impossibile
stabilire l'origine.
Non solo, questione
da prendere in considerazione,
la finalità.
La finalità della disfunzione.
Hai qualche intuizione in
merito, una sorta di
preveggenza di cui
imparasti a non essere
timorosa. Come un affresco
semi cancellato dal tempo.
Una nebbia leggera che
sta per svanire, perdere
quella densità che acceca.
Quanto dissimile tu sia
o improntata ad una
somiglianza primitiva,
ineluttabile, non è ancora
stabilito. Forse non è
rilevante segnare confini,
mettere in evidenza
la dicotomia tra questa o
quella condizione.
Perché tu ne sei sutura.
Sutura di una ferita,
rimarginata ma persistente,
in fondo mai guarita non
tanto nella materia quanto
nella sua memoria.
La memoria attiva sensori
che è difficile placare.
La memoria del dolore
comprende la sua origine,
la soglia della sopportabilita'
e, in un modo o nell'altro, il
suo spettro, dotato di
una forbice la cui apertura è ingegnosa ma non illimitata,
infine, la sua fine.
La fine della memoria.
L'annullamento dell'essere,
della sua natura controversa,
antagonista a priori.
Seducente e terrifica per
la violenza implicita e
implacabile. Indomita
perché pervasiva, congenita
anche se fenomeno
distorto per una aberrazione
ignota nella causa.
L'unica libertà sta nel disattendere l'ineluttabilita
di quelle coordinate già
stabilite guardando l'inganno
che le aveva tramate e
decostruirlo,
particola per
particola, con attenzione
somma, senza farti traviare
dalla sua seduzione.
Se nella " decostruzione"
e conseguente destrutturazione
verrai dissolta, questo
è esito inestimabile.
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