Conoscenza e speranza
La conoscenza non ti aiuta,
la speranza non ti appartiene.
La conciliazione di ogni
particella scagliata nell
infinito è abbandono.
La fede può essere rigorosa,
estrema, sprigionata da un
algore abbacinante.
Accecante esplosione di
una stella nell'atto del
morire, quando l'anima
si consuma, deponendo
sé stessa nel grembo di
Dio in un affido senza
condizione.
E Dio, in resa totale, si affida
a sua volta alla creatura
creata?
Leggera l'ombra si colma
di grazia.
Umbratile svela sé stessa
la grazia nella pioggia
sottile, ostinata nel
cadere, riverbero di un
pensiero primario,
verginale strumento di
redenzione.
Sei la chiave di volta
della perfezione?
Quale forza anima
cupidigia e brama di
sopraffazione ricorrenti
in questi cicli, similitudine
di eternità? Oppure, si
presenta altrimenti la
questione, perché adeguare
l'altro, chiunque esso sia,
ai canoni del sapere umano,
ricondotto a mero
simulacro?
Tra la vita nascente e la
fuga dalla vita sul filo
affilato di una lama lucente,
il grande salto.
La Madre Terra ci insegna,
rendendoci partecipi,
attraverso alberi e animali
ed eventi singolarmente
preziosi una lezione
sublime.
La abbandonammo
con alterigia sprezzante,
dopo averla lungamente
trascurata.
Senza cura si spegne
l'agone.
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